Navi e relitti della
BATTAGLIAdei
CONVOGLI
Del Mar Mediterraneo
Archeologia di un campo di battaglia: i risultati delle campagne della SDSS e della Soprintendenza del Mare nel canale di Sicilia per la documentazione dei relitti della 2° Guerra Mondiale
Il progetto, avviato nei primi anni 2000 dalla SDSS in collaborazione con il Museo del Mare di Palermo e la Soprintendenza del Mare della regione Sicilia, ha come oggetto principale il censimento e la documentazione dei relitti aerei e navali connessi alla Battaglia dei Convogli del Mediterraneo, avvenuta nel corso della 2a Guerra Mondiale.
Il progetto si pone la finalità di utilizzare il fascino e l’interesse suscitati dai relitti sommersi quale mezzo per raccontarne le storie e riportare tali eventi alla memoria collettiva. Ad oltre ottant’anni dagli accadimenti, si vuole così rendere omaggio alle decine di migliaia di giovani uomini di molte nazioni del mondo che furono coinvolti, soffrirono e persero la vita nel corso di questa battaglia.
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La gran parte dei convogli avviati verso la Libia partiva da Napoli, porto nel quale erano fatti affluire i materiali e rifornimenti provenienti dai centri industriali di tutta l’Europa occupata dai tedeschi e da quelli italiani, e lì erano imbarcati sulle navi mercantili. I convogli avviati sulle rotte meridionali, scendevano poi verso la Sicilia passando al largo di Marettimo ed “atterrando” in prossimità di Capo Bon, in Tunisia. Costeggiavano poi la costa africana mantenendosi a distanze variabili dalla costa tunisina e dalla serie di boe che segnalavano i bassifondi delle secche di Kerennah, per giungere infine a Tripoli.
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La Battaglia dei Convogli nel Mediterraneo fu parte della Campagna del Nord Africa – “la guerra del deserto” – uno dei principali fronti della 2° guerra mondiale – combattuta tra le forze dell’Asse e quelle di Impero Britannico, Commonwealth ed Alleati. La campagna del Nord Africa ebbe una durata di tre anni, tra il giugno 1940 ed il maggio 1943. Fu combattuta nelle immensità dei deserti di Libia ed Egitto e, nel suo epilogo, in Tunisia e fu una guerra di grande movimento, altamente meccanizzata, caratterizzata da battaglie tra mezzi corazzati e fanterie meccanizzate, massiccio impiego di artiglierie ed aviazione e grandi rovesciamenti di fronte, con ripetute avanzate e ritirate lungo centinaia di chilometri del vastissimo campo di battaglia.
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La SDSS è un’organizzazione internazionale senza scopo di lucro fondata nel 1999 e con sede in Italia. La nostra missione è lo studio, la ricerca, la valorizzazione, la diffusione e la protezione del patrimonio storico, culturale, biologico ed ambientale sommerso.
La nostra principale attività consiste nella documentazione, con diversi sistemi e metodologie, di siti sommersi come relitti storici, siti archeologici, habitat sottomarini particolari e siti di preoccupazione per l’instabilità ambientale, in collaborazione con ricercatori e istituzioni.
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